NO WAR! Lo sport come segnale di pace
Il messaggio che ha voluto inviare la società reggina e che va oltre il risultato sportivo.
I giovani del PalaMeda insegnano di andare al di là dei colori della maglia: in qualsiasi “campo” si è uguali.
“No war!”. Questa è stata l’ispirazione della Farmacia Pellicanò RC BIC nel particolare weekend in cui ha gareggiato in trasferta, con una doppia partita, contro la Unipolsai Briantea 84 Cantù, capolista del girone B di serie A FIPIC 2021/2022 e pluripremiato campione nell’ultimo decennio.
Dinanzi ad una splendida cornice di pubblico ed a tantissimi giovani, il team amaranto ha subito la predominanza esperienziale e soprattutto fisica della compagine antagonista in entrambe le gare, ma resistendo sino all’ultimo secondo e combattendo senza un attimo di esitazione o sconforto, dimostrando che non ci sono vincitori né vinti quando si tratta di sport.
Ed è stato proprio il concetto di resistere, di credere, di sperare sino al fischio finale che ha spronato la squadra, decidendo di esprimere nel modo più diretto possibile la loro idea di “combattimento”, segnando i loro visi con una semplice frase “No war”.
Qualcuno disse “nello sport si vince senza uccidere, in guerra si uccide senza vincere” ed è questo quello che deve essere lo sport, ossia un veicolo di pace.
Questo è stato il pensiero degli atleti della Farmacia Pellicanò RC BiC prima di scendere in campo contro i Campioni d’Italia. Ripensando a ciò che sta accadendo negli ultimi giorni nella guerra tra Russia e Ucraina e a settembre quando nel Torneo Internazionale a Sofia, hanno gareggiato nella finale proprio contro gli atleti di una compagine Russa. Antagonisti in campo ed amici fuori sull’onda del rispetto e del fair play.
Non si parla semplicemente di sport, di far rimbalzare una palla sul parquet di gara, bisogna ricordarsi che lo sport è ben altro e se può servire “fuori dal campo” allora che lo si utilizzi senza limiti.
“Siamo lieti che il messaggio abbia avuto il plauso dalle altre società della FIPIC” dice il delegato FIPIC Calabria Amelia Eva Cugliandro. “Ma è proprio in questi momenti delicati che dobbiamo ricordare la vera natura dello sport sull’onda del pensiero di Nelson Mandela, secondo cui lo sport può cambiare il mondo, può ispirare, può unire le persone. Abbiamo dato un piccolo segnale di pace che insieme a quello di altri illustri atleti speriamo vivamente invii un segnale positivo”.
La circostanza più bella è stata di inviare il messaggio “No war!” dinanzi ad un giovanissimo e folto pubblico presente al PalaMeda.
Ancor più bello infatti, è stato il coinvolgimento del pubblico in favore di entrambe le squadre, esultando ad ogni canestro realizzato o sconfortandosi per una palla persa, indipendentemente dal colore della maglia degli atleti in campo e conclusosi con l’enfasi mostrata nei confronti del capitano amaranto Ilaria D’Anna, che grazie alle sue giocate, è stata acclamata a fine partita da diversi studenti e genitori.
Uff. stampa Reggio BiC
Foto di Alessandro Vezzoli photographer