Reggio Bic, stop contro Porto Torres ma a testa altissima: finisce 83-78

Sconfitta amara ma ricca di segnali positivi per la Reggio Bic, che in terra sarda cede 83-78 ai padroni di casa del Porto Torres al termine di un match vibrante, equilibrato e deciso soltanto negli ultimi secondi. Una prestazione di grande carattere quella dei reggini, capaci di restare agganciati per quaranta minuti a una delle squadre più solide del campionato, spinti da una difesa aggressiva e da una determinazione che non è mai venuta meno.

Primo quarto: equilibrio e studio reciproco

Il confronto si apre con la firma di Juninho Clemente, ma Brown risponde subito dalla lunetta ristabilendo la parità. Il marchio del primo parziale è l’equilibrio: entrambe le squadre si studiano, senza scoprirsi troppo. A metà frazione i calabresi mettono il naso avanti, ma i turritani sono bravi a ricucire e a chiudere sul 25-21,
amministrando un piccolo margine.

Secondo quarto: l’uragano Luszynski e la reazione reggina

Alla ripresa del gioco Porto Torres piazza un 6-0 trascinata da un Luszynski indemoniato che la spinge fino al +10 (31-21). Coach Cugliandro ferma subito il gioco e al rientro la Reggio Bic prova a riorganizzarsi, trovando ossigeno con Messina. La difesa press a tutto campo ordinata dalla panchina reggina dĂ  i suoi frutti: due palloni recuperati consecutivi costringono Porto Torres al timeout.
I calabresi insistono, recuperano fino al -5 e ritrovano fiducia, anche se Clemente commette il 4 fallo proprio a 17 secondi dal termine del secondo quarto che si chiude sul 40-35 per i padroni di casa, con la Reggio Bic che rientra in partita grazie a una difesa martellante, nonostante la serata di grazia di Luszynski.

Terzo quarto: sorpassi sfiorati e nuovo equilibrio

La ripresa vede la Reggio Bic, ancora una volta, ricucire fino al -1, mostrando luciditĂ  e intensitĂ . Porto Torres mantiene un minimo vantaggio approfittando del bonus falli precoce dei calabresi, ma il match resta apertissimo.
Un fallo tecnico ai sardi potrebbe valere l’aggancio, ma Trabuchet prima e D’Anna poi falliscono i liberi del possibile pareggio. La Reggio Bic però non molla, Sripirom realizza due tiri liberi che valgono il 46-46 e la sfida si riapre completamente. Nel finale del terzo periodo coach Cugliandro rischia Clemente che accorcia ancora, ma Porto Torres chiude avanti 58-56 un terzo periodo intenso e ricco di emozioni.

Ultimo quarto: cuore Reggio Bic, ma la spunta Porto Torres

L’ultima frazione è una battaglia punto a punto. I sardi tentano la fuga, ma il duo Clemente–Trabuchet tiene a galla la Reggio Bic, riportando il punteggio sul 64-64. Luszynski continua a essere una spina nel fianco dei calabresi, ma Clemente risponde dalla lunga distanza tenendo vive le speranze.
A un minuto dalla fine è ancora parità. Porto Torres trova il +2 a 47’’ dal termine, ma i reggini replicano immediatamente (78-78). Nel finale, però, i dettagli fanno la differenza: Diene segna 1/2 dalla lunetta, Rukavisnikovs sfiora il canestro del sorpasso, e Brown allunga di nuovo con un altro 1/2.
La palla persa reggina nei secondi conclusivi con antisportivo annesso mette la parola fine al match: Porto Torres chiude 83-78 e porta a casa due punti preziosi.

Una sconfitta che vale fiducia

Nonostante il ko, la Reggio Bic esce dal parquet sardo a testa altissima. La difesa aggressiva, la tenuta mentale e la capacitĂ  di rispondere ai break avversari confermano la crescita della squadra di coach Cugliandro, che ora avrĂ  una settimana di riposo per recuperare energie in vista dei prossimi impegni.

La strada è quella giusta: la prestazione contro Porto Torres lo conferma.

Tabellini:

Reggio Bic:

Rukavisnikovs 9, Castro, Conde , Marcondes 29, D’Anna, Bundzins, Trabuchet 23, Šimonek , Messina 4, Sripirom 13

All. Cugliandro

Parziali:

25-21, 15-14, 18-21, 25-22.